Arena di Verona

Aida 1913

di Giuseppe Verdi

Spettacolo
Opera

Libretto
Antonio Ghislanzoni

Musica
Giuseppe Verdi

Durata
195' circa

Il 10 agosto 1913 la prima rappresentazione di Aida sanciva la nascita del Festival lirico. Dopo 111 anni esatti, quel celebre spettacolo continua a sorprendere l’Arena.

Antico Egitto. L’amore fra il condottiero Radamès e la schiava (in realtà principessa) etiope Aida è osteggiato tanto dalla guerra fra i rispettivi popoli quanto dalla gelosia di Amneris, figlia del faraone. Quando viene fatto prigioniero anche il padre di Aida, il re Amonasro, la situazione precipita. Mentre si preparano le nozze fra Radamès e Amneris, Amonasro manipola la figlia affinché inganni l’amato. Sconvolta dagli eventi, Aida cede al ricatto, innescando una spirale che travolgerà tutto e tutti.

 

 

Personaggi:

Aida, principessa etiope divenuta schiava

Radamès, capitano delle guardie

Amneris, figlia del Faraone

Amonasro, re dell’Etiopia e padre di Aida

Ramfis, Gran Sacerdote

Il Re d’Egitto, padre di Amneris

Una sacerdotessa

Un messaggero

Sulla scena: sacerdoti, sacerdotesse, danzatori, ministri, capitani, soldati, ufficiali, schiavi, prigionieri etiopi e popolo egizio

 

 

Atto I

Scena I: Antico Egitto. Il giovane guerriero Radamès sogna di guidare l’esercito per ottenere la gloria e rendere fiera colei che segretamente ama: Aida, la schiava di Amneris (figlia del Faraone), a sua volta innamorata (e gelosissima) di Radamès. All’annuncio che l’Etiopia ha invaso l’Egitto, il Re proclama Radamès comandante supremo e inneggia alla guerra. Aida (che in realtà è una principessa etiope) è divisa fra l’amore per l’uomo e quello per la patria.

Scena II: All’interno del tempio di Vulcano, si svolge una solenne cerimonia, durante la quale Radamès riceve l’investitura e la spada sacra.

 

Atto II

Scena I: Allietata da canti e danze, Amneris attende il ritorno dell’esercito vittorioso. Giunge Aida e la principessa, sospettando che sia lei la sua rivale in amore, la spinge con l’inganno ad ammettere i propri sentimenti per Radamès. L’ira vendicativa di Amneris esplode, ma l’arrivo delle truppe interrompe il diverbio fra le due.

Scena II: Si celebra il trionfo di Radamès e il Faraone gli promette qualunque cosa desideri. Fra gli etiopi catturati c’è anche il re Amonasro, padre di Aida, del quale però gli egizi ignorano la vera identità. Radamès chiede la libertà per tutti i prigionieri. Il Faraone acconsente e gli concede la mano di Amneris, ma il Gran Sacerdote Ramfis ottiene che almeno Aida e il padre restino ostaggi.

 

Atto III

Mentre Amneris prega al tempio di Iside, Aida si reca in riva al Nilo, dove Radamès le ha dato appuntamento. Prima rievoca la patria lontana e poi viene raggiunta dal padre, che, fra lusinghe e minacce, la persuade a farsi rivelare dall’amato il passaggio segreto delle truppe egizie. Radamès arriva e Aida lo convince a fuggire con lei attraverso il sentiero che solo lui conosce. Lui, ignaro del raggiro, glielo svela. Amonasro esulta e Amneris, uscita dal tempio, scopre tutto. Aida e il padre fuggono, mentre Radamès si consegna alle guardie.

 

Atto IV

Scena I: Combattuta tra rabbia e amore, Amneris supplica Radamès di discolparsi dalle accuse di tradimento, svelandogli che Amonasro è morto, ma Aida no. Lui rifiuta e affronta il giudizio dei sacerdoti, guidati da Ramfis. La sentenza è terribile: sarà sepolto vivo. La disperazione di Amneris è inutile e la condanna irrevocabile.

Scena II: Ormai sepolto sotto il tempio di Vulcano, Radamès scopre che Aida si è nascosta nella tomba per morire con lui. I due giovani si congedano insieme dalla vita, sperando in una felicità ultraterrena, mentre Amneris invoca Iside affinché conceda la pace eterna all’amato.

 

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Coreografia
Susanna Egri

10, 18, 22, 29 agosto 05 settembre


«Gloria all’Egitto» e ad Aida, opera regina dell’anfiteatro, che (dal 10 agosto al 5 settembre) verrà proposta per cinque recite nell’allestimento del 1913 con scene di Ettore Fagiuoli. Recuperato nel 1982 da Gianfranco de Bosio, lo spettacolo (divenuto il più longevo della storia areniana) vi permetterà di immergervi nelle atmosfere vintage che, a inizio Novecento, accompagnarono la creazione del Festival stesso.

Aida 

di Giuseppe Verdi

Opera in quattro atti

Libretto di Antonio Ghislanzoni 

Orchestra, Coro, Ballo e Tecnici 

della Fondazione Arena di Verona

Maestro del Coro Roberto Gabbiani

Coordinatore del Ballo Gaetano Petrosino

Direttore Allestimenti scenici Michele Olcese

 

 

Opera

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