19, 27 luglio
Festival 2024
La Grande Opera Italiana Patrimonio dell'Umanità
Gala | Serata Evento
ScopriArena di Verona
di Giacomo Puccini
Spettacolo
Opera
Libretto
Giuseppe Giacosa, Luigi Illica
Musica
Giacomo Puccini
Durata
140' circa
Dopo tredici anni di assenza dal palco areniano, l’amatissima Bohème di Giacomo Puccini si prepara a riconquistare il pubblico dell’anfiteatro in due serate evento.
Rodolfo, poeta
Marcello, pittore
Colline, filosofo
Schaunard, musicista
Mimì, ricamatrice
Musetta, ex fidanzata di Marcello
Benoît, il padrone di casa
Parpignol, un venditore ambulante di giocattoli
Alcindoro, anziano consigliere di Stato e nuovo amante di Musetta
Sergente dei doganieri
Doganiere
Sulla scena: studenti, sartine, borghesi, domestici, paesani, bottegai, venditori ambulanti, lattivendole, soldati, camerieri del caffè Momus, ragazzi e bambini.
Parigi, 1830. Il poeta Rodolfo e il pittore Marcello dividono una soffitta e vivono la propria condizione di artisti squattrinati con tutta la spensieratezza della gioventù. Insieme al filosofo Colline e al musicista Schaunard decidono di trascorrere la vigilia di Natale al Caffè Momus. Attardatosi in casa per finire un articolo, Rodolfo conosce la sua vicina Mimì (ricamatrice afflitta da tubercolosi) e per entrambi è subito colpo di fulmine.
Rodolfo e Mimì raggiungono gli amici al Caffè Momus. Nel locale arriva anche Musetta, l’ex amante di Marcello, la quale, pur essendo in compagnia del ricco Alcindoro, fa di tutto per attirare l’attenzione del pittore. Funziona: Marcello si riconcilia con Musetta, che fa addebitare ad Alcindoro il conto dei bohémien.
Febbraio. Entrambe le coppie sono in crisi: Marcello non sopporta più le infedeltà di Musetta, mentre Rodolfo vuole lasciare Mimì (sempre più malata) per consentirle di trovare un compagno meno povero e un alloggio più caldo. Nonostante lo ami ancora, Mimì accetta la separazione, chiedendo però a Rodolfo di aspettare la primavera per dirsi addio.
Rimasti soli nella soffitta, Marcello e Rodolfo rimpiangono le rispettive ex fidanzate. I due vengono raggiunti prima da Colline e Schaunard e poi da Musetta e Mimì, ormai moribonda. Per alleviarne la pena, gli amici vendono i propri beni, incluso il cappotto di Colline. Ma è tutto inutile: Mimì, dopo aver dichiarato un’ultima volta il proprio amore a Rodolfo, si addormenta per sempre.
19, 27 luglio
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“L’opera perfetta” secondo direttori, registi e cantanti per il suo mix irripetibile di sentimento e umorismo, amore, amicizia ed energia, con alcune delle melodie più belle e delle arie più celebri e amate di sempre, La Bohème torna all’Arena di Verona dopo tredici anni di assenza come nuovo progetto speciale del Festival 2024 in occasione del centenario della morte del suo autore, Giacomo Puccini.
Per due irripetibili serate, il 19 e il 27 luglio, Fondazione Arena produce un nuovo allestimento del capolavoro pucciniano, affidandone la regia ad Alfonso Signorini, giornalista e scrittore, uomo di spettacolo, docente e da sempre appassionato conoscitore e divulgatore di arte e musica, con diverse regie d’opera all’attivo, al suo primo cimento con gli spazi unici dell’Anfiteatro scaligero. Scenografo per l’occasione è Guillermo Nova: insieme daranno vita ad una Bohème in cui le trasparenze consentiranno di seguire fedelmente la vicenda pucciniana e, contemporaneamente, di cogliere particolari altrimenti nascosti delle vite dei personaggi e della Parigi in cui vivono, in un’opera in cui sono fondamentali realismo e intimismo.
L’Orchestra della Fondazione Arena di Verona e il Coro, preparato da Roberto Gabbiani, saranno diretti dalla mano sicura e carismatica del Maestro Daniel Oren, mentre sul palcoscenico sarà protagonista per entrambe le serate un cast che unisce stelle dell’opera e giovani talenti emergenti al debutto in Arena: il tenore Vittorio Grigolo, sarà il poeta Rodolfo, il baritono Luca Micheletti l’amico pittore Marcello, rispettivamente innamorati di Mimì, interpretata dal soprano armeno Juliana Grigoryan, ed Eleonora Bellocci nel ruolo di Musetta, entrambe alla prima partecipazione al Festival. Completano il cast Alexander Vinogradov (il filosofo Colline), Fabio Previati (il musicista Schaunard), Nicolò Ceriani (Benoit), Salvatore Salvaggio (Alcindoro), Riccardo Rados (Parpignol). Oltre a numerosi mimi e comparse che animeranno le vie parigine del Quartier Latino, saranno impegnati anche i giovanissimi del Coro di voci bianche A.LI.VE. diretto da Paolo Facincani.
Direttore: Daniel Oren
Regia: Alfonso Signorini
Scene: Guillermo Nova
Mimì: Juliana Grigoryan
Musetta: Eleonora Bellocci
Rodolfo: Vittorio Grigolo
Marcello: Luca Micheletti
Schaunard: Fabio Previati
Colline: Alexander Vinogradov
Benoit: Nicolò Ceriani
Alcindoro: Salvatore Salvaggio
Parpignol: Riccardo Rados
Coro di voci bianche A.LI.VE.
Direttore Paolo Facincani
Orchestra, Coro e Tecnici della Fondazione Arena di Verona
Maestro del Coro Roberto Gabbiani
Direttore Allestimenti Scenici Michele Olcese