14, 20, 23, 28 giugno 07, 11, 18, 21, 26 luglio 01 agosto
Festival 2024
La Grande Opera Italiana Patrimonio dell'Umanità
Gala | Serata Evento
ScopriArena di Verona
di Giuseppe Verdi
Spettacolo
Opera
Libretto
Antonio Ghislanzoni
Musica
Giuseppe Verdi
Durata
180' circa
Dopo aver inaugurato il 100° Arena di Verona Opera Festival, l’Aida «di cristallo» (e dei record) è pronta a ipnotizzare gli spettatori per altre dieci, spettacolari serate.
Aida, principessa etiope divenuta schiava
Radamès, capitano delle guardie
Amneris, figlia del Faraone
Amonasro, re dell’Etiopia e padre di Aida
Ramfis, Gran Sacerdote
Il Re d’Egitto, padre di Amneris
Una sacerdotessa
Un messaggero
Sulla scena: sacerdoti, sacerdotesse, danzatori, ministri, capitani, soldati, ufficiali, schiavi, prigionieri etiopi e popolo egizio
Scena I: Antico Egitto. Il giovane guerriero Radamès sogna di guidare l’esercito per ottenere la gloria e rendere fiera colei che segretamente ama: Aida, la schiava di Amneris (figlia del Faraone), a sua volta innamorata (e gelosissima) di Radamès. All’annuncio che l’Etiopia ha invaso l’Egitto, il Re proclama Radamès comandante supremo e inneggia alla guerra. Aida (che in realtà è una principessa etiope) è divisa fra l’amore per l’uomo e quello per la patria.
Scena II: All’interno del tempio di Vulcano, si svolge una solenne cerimonia, durante la quale Radamès riceve l’investitura e la spada sacra.
Scena I: Allietata da canti e danze, Amneris attende il ritorno dell’esercito vittorioso. Giunge Aida e la principessa, sospettando che sia lei la sua rivale in amore, la spinge con l’inganno ad ammettere i propri sentimenti per Radamès. L’ira vendicativa di Amneris esplode, ma l’arrivo delle truppe interrompe il diverbio fra le due.
Scena II: Si celebra il trionfo di Radamès e il Faraone gli promette qualunque cosa desideri. Fra gli etiopi catturati c’è anche il re Amonasro, padre di Aida, del quale però gli egizi ignorano la vera identità. Radamès chiede la libertà per tutti i prigionieri. Il Faraone acconsente e gli concede la mano di Amneris, ma il Gran Sacerdote Ramfis ottiene che almeno Aida e il padre restino ostaggi.
Mentre Amneris prega al tempio di Iside, Aida si reca in riva al Nilo, dove Radamès le ha dato appuntamento. Prima rievoca la patria lontana e poi viene raggiunta dal padre, che, fra lusinghe e minacce, la persuade a farsi rivelare dall’amato il passaggio segreto delle truppe egizie. Radamès arriva e Aida lo convince a fuggire con lei attraverso il sentiero che solo lui conosce. Lui, ignaro del raggiro, glielo svela. Amonasro esulta e Amneris, uscita dal tempio, scopre tutto. Aida e il padre fuggono, mentre Radamès si consegna alle guardie.
Scena I: Combattuta tra rabbia e amore, Amneris supplica Radamès di discolparsi dalle accuse di tradimento, svelandogli che Amonasro è morto, ma Aida no. Lui rifiuta e affronta il giudizio dei sacerdoti, guidati da Ramfis. La sentenza è terribile: sarà sepolto vivo. La disperazione di Amneris è inutile e la condanna irrevocabile.
Scena II: Ormai sepolto sotto il tempio di Vulcano, Radamès scopre che Aida si è nascosta nella tomba per morire con lui. I due giovani si congedano insieme dalla vita, sperando in una felicità ultraterrena, mentre Amneris invoca Iside affinché conceda la pace eterna all’amato.
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«Mistico serto di luce e fior», Aida torna a brillare nel visionario spettacolo di Stefano Poda, che, lo scorso anno, ha inaugurato il 100° Festival areniano, registrando incassi record. Fra piramidi luminose, gigantesche scenografie, fasci di laser, schiere di figuranti e costumi futuribili (in equilibrio fra l’iconografia egizia classica e le innovazioni stilistiche di Paco Rabanne, Roberto Capucci e Damien Hirst), l’Aida «di cristallo» vi aspetta (dal 14 giugno al 1° agosto) per dieci recite.
Aida
di Giuseppe Verdi
Opera in quattro atti
Libretto di Antonio Ghislanzoni
Orchestra, Coro, Ballo e Tecnici della Fondazione Arena di Verona
Maestro del Coro Roberto Gabbiani
Coordinatore del Ballo Gaetano Petrosino
Direttore Allestimenti scenici Michele Olcese