Arena di Verona

Madama Butterfly

"Madama Butterfly" al 100° Arena di Verona Opera Festival 2023

Spettacolo
Opera

Libretto
Giuseppe Giacosa e Luigi Illica

Musica
Giacomo Puccini

Durata
2 h 40 min

«Un bel dì, vedremo» Madama Butterfly (la celebre “tragedia giapponese” di Giacomo Puccini) tornare in Arena nell’evocativo allestimento di Franco Zeffirelli, impreziosito dai costumi del Premio Oscar Emi Wada. O meglio, potremo ammirarla per quattro serate, dal 12 agosto al 7 settembre. Preparate il kimono… e i fazzoletti.

MADAMA BUTTERFLY

Trama 
Roberto Mori

 

ATTO I

La flotta statunitense ha fatto sosta a Nagasaki. Sulla collina che domina il porto, il tenente Pinkerton viene introdotto da Goro, sensale di matrimoni, in una curiosa casa a soffietto. L’ufficiale l’ha appena acquistata per farci un nido nuziale provvisorio. Tramite Goro si è infatti procurato con poco denaro anche una moglie da sposare secondo il rito giapponese: una giovane geisha, Cio-Cio-San, detta Butterfly. In attesa che la sposa arrivi, a Pinkerton vengono presentati i domestici, tra cui la cameriera Suzuki.

Arriva Sharpless, console americano. Il tenente gli spiega che l’ingenuità della ragazza lo intriga e che quel matrimonio è solo un gioco, tanto potrà ripudiare la moglie quando vorrà. Il console, colpito da questo misto di cinismo e leggerezza, gli fa una paternale. Per tutta risposta, Pinkerton brinda al giorno in cui si sposerà per davvero con un’americana.

Accompagnata dalle amiche e dai parenti, entra in scena Butterfly. La ragazza fa le presentazioni, racconta che la madre è povera, il padre è morto e lei si è dovuta rassegnare a fare la geisha. Rivela con malizia di avere solo quindici anni e, di nascosto dai familiari, spiega a Pinkerton di essersi fatta cristiana per poter pregare il suo stesso Dio. 

Il matrimonio viene celebrato da un commissario imperiale, ma a rovinare i festeggiamenti arriva uno zio di Cio-Cio-San, il Bonzo, che davanti ai parenti allibiti maledice la nipote per aver rinnegato la sua fede. Furioso per l’interruzione e la baraonda, Pinkerton ordina a tutti di andarsene e consola il pianto disperato della ragazza abbandonata dalla famiglia. A Butterfly basta poco per riaversi e perdersi nel suo sogno d’amore. Mentre la notte scende dolcemente, Pinkerton stringe la giovane con passione e, vincendone ogni titubanza, la porta all’interno della casa.

 

 

ATTO II

Parte prima

Suzuki prega perché Cio-Cio-San non pianga più. Sono passati tre anni e Pinkerton, ripartito per l’America con la promessa di tornare in primavera, non ha più dato notizie. Per quanto Suzuki tenti di aprirle gli occhi, Butterfly continua ad aspettarlo con fiducia incrollabile.

Accompagnato da Goro, arriva Sharpless. Ha con sé con una lettera in cui Pinkerton gli annuncia il suo imminente arrivo e lo prega di informare Butterfly di essersi risposato con una americana. Il console sta per leggerla, quando arriva il principe Yamadori, un ricco pretendente che vorrebbe sposare Cio-Cio-San, ma nonostante sia ormai sull’orlo della miseria, la giovane è sorda alla proposta di matrimonio. Dopo la partenza di Yamadori, Sharpless legge la lettera, ma Butterfly continua a interromperlo e a fraintendere le parole di Pinkerton. Impietosito, il console non ha il coraggio di andare avanti e cerca di farle capire la verità in altro modo, chiedendole cosa farebbe se Pinkerton non dovesse più tornare. Lei risponde con fermezza che le alternative sono due: tornare a fare la geisha o morire. Sharpless le consiglia di pensare a se stessa e sposare il ricco Yamadori, si prepara a disilluderla, ma quando Butterfly gli mostra un bambino biondo, il figlio avuto da Pinkerton, rinuncia e se ne va profondamente turbato.

Un colpo di cannone annuncia che una nave da guerra è entrata in porto. Con un cannocchiale, Cio-Cio-San la riconosce: è proprio quella di Pinkerton, la “Abramo Lincoln”. La sua gioia è immensa, orna la casa di fiori, indossa l’abito delle nozze e, con il bambino e Suzuki, si prepara a vegliare tutta la notte in attesa di Pinkerton.

 

Parte seconda

È l'alba e Pinkerton non è arrivato. Suzuki convince Butterfly ad andare a riposarsi con il bambino. Poco dopo, il tenente arriva con la moglie Kate e Sharpless. Ha saputo del figlio e ora vuole prenderlo con sé per portarlo negli Stati Uniti. Il console chiede a Suzuki di aiutarli e di preparare Cio-Cio-San al colpo, ma la donna non trova il coraggio di avvertirla. Pinkerton, sopraffatto dal rimorso, dà l’addio a quella casa piena di ricordi e, vigliaccamente, decide di andarsene senza vedere Butterfly.

Avendo sentito delle voci, Cio-Cio-San si precipita credendo di trovare Pinkerton. Vede invece Sharpless insieme a una donna straniera: capisce tutto in un attimo. Non piange, non grida, senza che la richiesta venga fatta apertamente, accetta di consegnare il figlio a patto che il padre venga a prenderlo di persona.  Rimasta sola, Butterfly si prepara per il harakiri: un ultimo straziante addio al figlio e, mentre il bambino torna a giocare, si uccide con il pugnale con il quale si era già suicidato suo padre. Muore nello stesso istante in cui arriva Pinkerton, chiamandola da lontano.

 

Leggi tutto
Suzuki
Elena Zilio

12, 25 agosto

Sofia Koberidze

02, 07 settembre


Kate Pinkerton
Clarissa Leonardi

12 agosto

Marta Pluda

25 agosto 02, 07 settembre


Il Principe Yamadori
Italo Proferisce

12, 25 agosto 02, 07 settembre


Lo Zio Bonzo
Gabriele Sagona

12, 25 agosto 02, 07 settembre


Il Commissario imperiale
Gianfranco Montresor

12, 25 agosto 02, 07 settembre


L’Ufficiale del registro
Stefano Rinaldi Miliani

12, 25 agosto 02, 07 settembre


«Un bel dì, vedremo» Madama Butterfly (la celebre “tragedia giapponese” di Giacomo Puccini) tornare in Arena nell’evocativo allestimento di Franco Zeffirelli, impreziosito dai costumi del Premio Oscar Emi Wada. O meglio, potremo ammirarla per quattro serate, dal 12 agosto al 7 settembre.

Preparate il kimono… e  i fazzoletti perché poche storie sono commoventi come quella di Cio-Cio-San, la geisha quindicenne che (volendo riscattarsi da un vita di miserie) accetta un matrimonio farsa con il tenente Pinkerton, se ne innamora perdutamente (mentre lui la considera un passatempo) e, pur di mantenere fede all’impegno, è disposta a rinunciare a tutto.

 

Madama Butterfly

di Giacomo Puccini
Tragedia giapponese in tre atti
Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica

Regia e scene Franco Zeffirelli
Costumi Emi Wada 
Movimenti coreografici Maria Grazia Garofoli

Orchestra, Coro, Ballo e Tecnici della Fondazione Arena di Verona
Maestro del Coro Roberto Gabbiani
Coordinatore del Ballo Gaetano Petrosino

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