Angelica e Susanna: piccole grandi donne protagoniste dell'inaugurazione 2022 al Filarmonico
Leggi
Teatro Filarmonico
Venerdì 20 maggio· ore 20.00
Sabato 21 maggio · ore 17.00
Teatro Filarmonico di Verona
Sul podio dell’Orchestra areniana torna dopo venticinque anni il maestro Grazioli, impegnato venerdì 20 e sabato 21 maggio con l’acclamata giovane solista Mariangela Vacatello nel celebre Concerto in Sol per pianoforte di Maurice Ravel, quindi con due autori della generazione precedente: Gabriel Fauré e la sua rara Pavane e César Franck con la grandiosa Sinfonia in re.
Giuseppe Grazioli
Tavolozze dai mille colori orchestrali trionfano nel repertorio francese di fine Ottocento e primo Novecento, fra suggestioni impressioniste e simbolismo decadente. Verso questa seconda corrente si orienta parte della selezionatissima produzione di Gabriel Fauré, principalmente noto per il suo Requiem dalle tinte tenui ed umanissime: il concerto si aprirà con la Pavane in fa# minore, composta nel 1877 e molto amata in Francia sin dal suo apparire.
Comparsa una sola volta nei programmi del Teatro Filarmonico oltre vent’anni fa nella versione che l’autore stesso ritoccò per aggiungervi un canto corale su versi di Montesquiou, sarà qui proposta per la prima volta nella sua stesura originaria dall’Orchestra della Fondazione Arena diretta da Giuseppe Grazioli, maestro italiano dalla carriera internazionale, assente da Verona da venticinque anni dopo un’intensa esperienza nel campo dell’opera contemporanea, forte di incarichi prestigiosi in teatri francesi e d’Oltreoceano, di un repertorio sinfonico vastissimo e di numerose e premiate incisioni (tra cui la recente integrale sinfonica di Nino Rota).
Per il secondo brano, la giovane pianista campana Mariangela Vacatello debutta al Teatro Filarmonico di Verona dopo aver ottenuto molti riconoscimenti nelle più prestigiose competizioni internazionali: per l’occasione si cimenterà con il Concerto in Sol maggiore che Maurice Ravel scrisse nel 1931 con il suo personalissimo stile, posteriore all’estenuato clima decadentista e pienamente immerso nella modernità oggettiva, a tratti “cubista”: lontane reminiscenze barocche, frammenti melodici spigolosi ma sempre accattivanti e indimenticabili, un’inimitabile padronanza dei colori orchestrali. È ciò che si potrà udire in concerto, unito ai virtuosismi del pianoforte solista, esibito in particolare nei movimenti estremi, lasciando spazio nell’Adagio centrale ad una delle pagine più belle mai scritte in tutto il Novecento.
Mariangela Vacatello
Il programma si completa con la Sinfonia in re minore del belga César Franck, riferimento per i compositori francesi successivi nella musica strumentale tanto quanto lo fu il quasi coetaneo Gounod per quella operistica. Acclamato organista e didatta, non ebbe immediata fortuna come compositore: con l’ampia e ambiziosa Sinfonia in tre movimenti (1888) tentò di tracciare una nuova via, fungendo da esempio a Chausson, D’Indy, Dukas e altri di successo, anche al di fuori dell’ampia cerchia di allievi del conservatorio parigino.
Già dal primo tempo, un Allegro non troppo con introduzione lenta, tenta di coniugare la tradizione della forma sonata con la ricorsività di un tema, debitore dei cromatismi di Wagner e Liszt, trattato con fantasia coloristica francese temperata dall’aria austera dei grandi Tedeschi: potrebbe quasi essere brahmsiano il malinconico Allegretto centrale, mentre è una personale sintesi il trionfo del tema ciclico per aspera ad astra nel movimento finale. Sono molte le influenze e le suggestioni percepibili nella Sinfonia in re: è facile immaginare come una simile opera “di passaggio” potesse sconcertare in parte i più conservatori e scontentare i più giovani. Buona parte di quelle rivoluzioni musicali sono state possibili anche grazie a questo capolavoro necessario, come riconobbero con affetto gli allievi di “Père Franck”.
L’8° concerto debutta venerdì 20 maggio alle 20.00 (turno di abbonamento A), con un programma musicale di 70 minuti circa più un intervallo, e replica anche sabato 21 maggio alle 17.00 (turno B). Per legge, non è più necessaria la certificazione verde Covid-19 (Green Pass); rimane confermato l’obbligo di mascherina modello ffp2 per tutta la durata della permanenza in teatro. Informazioni e aggiornamenti sono disponibili su https://www.arena.it/it/teatro-filarmonico/info-covid. La Stagione Artistica 2022 riprende al Teatro Filarmonico in ottobre con opere e concerti, dopo le 46 serate del 99° Arena di Verona Opera Festival.
Proseguono per la Stagione Artistica 2022 le iniziative di Arena Young, rivolte a studenti e personale di scuole, università, accademie. Per ogni appuntamento è confermato il Ritorno a teatro: un percorso di avvicinamento alla musica proposto dalla Fondazione Arena di Verona. Il mondo della Scuola potrà assistere alle rappresentazioni in cartellone al Teatro Filarmonico, con l’opportunità di partecipare ad un Preludio un’ora prima dello spettacolo: un momento di approccio al linguaggio musicale del concerto, che avrà luogo nella prestigiosa Sala Maffeiana. Si può partecipare al Preludio per l’8° concerto sinfonico venerdì 20 maggio alle 19. Informazioni e prenotazioni: scuola@arenadiverona.it - tel 045 8051933, Ufficio Formazione.
Leggi
Leggi
Leggi
Leggi
Leggi