Angelica e Susanna: piccole grandi donne protagoniste dell'inaugurazione 2022 al Filarmonico
Leggi
Teatro Filarmonico
Venerdì 18 e sabato 19 febbraio, legni e ottoni dell’Orchestra di Fondazione Arena sono sul palcoscenico per un programma che attraversa duecento anni di serenate in musica, da Mozart a Richard Strauss a Kurt Weill. Debutta sul podio del Filarmonico il giovane Marco Alibrando.
Marco Alibrando | Scatto di Elisa Casula durante le prove di Madama Butterfly al Teatro Comunale di Sassari 2021
Per il secondo appuntamento della Stagione Sinfonica 2022, il giovane maestro messinese Alibrando impagina un programma originale e raffinato in cui sono protagonisti 13 fiati: a distanza di cento anni Mozart e Strauss scrissero per lo stesso organico i loro capolavori nel genere della Serenata.
Altri strumenti si aggiungono nell’Opera da tre soldi: i ruggenti anni ’20 del Novecento rivivono nelle musiche di scena ironiche e graffianti che Weill scrisse per la più celebre creazione teatrale di Brecht.
Un percorso avventuroso, brillante e coerente è quello che Marco Alibrando traccia il prossimo fine settimana con i professori d’orchestra areniani. Il maestro siciliano ha fatto il suo esordio giovanissimo nella natia Messina, debuttano poi in prestigiosi teatri e festival operistici italiani ed europei e quindi a Verona con l’originale programma del secondo concerto sinfonico 2022.
Si comincia con la Gran Partita che Wolfgang Amadeus Mozart creò, si narra, come dono nuziale per la moglie Constanze. L’aneddoto è apocrifo, come il nome con cui oggi è nota la più grandiosa Serenata del genio salisburghese, ma nulla toglie all’originalità d’invenzione.
Mentre la grande pagina di Mozart vanta almeno un’esecuzione veronese di tredici anni fa, è una prima assoluta al Teatro Filarmonico per la breve Serenata che Richard Strauss compose a distanza di cento anni esatti dalla Gran Partita: il modello mozartiano è dichiarato non solo per il genere cui il brano si ascrive sin dal titolo ma soprattutto per il medesimo organico di tredici strumenti.
A questi primi strumenti si aggiungono timbri moderni e graffianti per la Suite da L’Opera da tre soldi che Kurt Weill trasse dalle sue musiche di scena per l’omonimo spettacolo del 1928 di Bertolt Brecht: flauti, sax, tromboni, pianoforte e percussioni creano sonorità da cabaret per raccontare la storia di Polly e Macheath (“Mackie Messer”), signori del crimine e al tempo stesso figure umane emblematiche di una profonda riflessione sui costumi e di una rivoluzione teatrale.
Il 2° concerto sinfonico è in programma venerdì 18 febbraio alle 20.00 (turno A), con una durata di cento minuti circa con intervallo, e replica anche sabato 19 febbraio alle 17.00 (turno B).
Per legge, l’accesso agli spettacoli è consentito esclusivamente agli spettatori muniti di certificazione verde Covid-19 di avvenuta vaccinazione o guarigione, “Green Pass rafforzato”. Inoltre viene introdotto l’obbligo di maschera Ffp2 in cinema, teatri e per eventi sportivi, nonché sui mezzi di trasporto (mezzi pubblici locali compresi). Ulteriori informazioni a questo link.
Leggi
Leggi
Leggi
Leggi