Angelica e Susanna: piccole grandi donne protagoniste dell'inaugurazione 2022 al Filarmonico
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Teatro Filarmonico
Fondazione Arena di Verona prosegue il suo impegno per dare continuità alla programmazione artistica, ripartendo dal cartellone della Stagione al Teatro Filarmonico, dopo l’ultimo appuntamento a maggio 2021.
Finalmente si torna a teatro in presenza con spettacoli nuovi a fianco di opere già apprezzate, insieme ad un vasto repertorio sinfonico, nella tutela del lavoro dei dipendenti, di tutti gli artisti e del pubblico.
31 ottobre, 2 - 4 - 7 novembre: Così fan tutte
Dopo la pausa estiva con il Festival lirico areniano, il 31 ottobre si torna al Filarmonico con Così fan tutte di Mozart, rappresentata per l’ultima volta nel 2006. Il titolo mozartiano, che prosegue l’omaggio al compositore di Salisburgo nelle iniziative che ne ricordano il 250° anniversario dal passaggio a Verona, è la terza ed ultima delle opere buffe composte da Mozart ed è qui proposto in un nuovo allestimento veronese con il lighting design di Paolo Mazzon, mentre fa il suo ritorno sul podio Francesco Ommassini.
30 novembre, 2 - 5 dicembre: La Voix humaine | The telephone
Per l’ultimo appuntamento con la lirica viene proposto un dittico pressoché coevo: la pièce lirica La Voix humaine (1958) di Francis Poulenc sull’omonimo testo di Jean Cocteau insieme a The telephone (1947) di Gian Carlo Menotti. Il telefono è il filo conduttore di entrambe le vicende: se per Poulenc racconta un legame che si è già tragicamente rotto e che fa progressivamente emergere la vera catastrofe della protagonista, vittima di un crudele meccanismo autodistruttivo, per Menotti è un dialogo tra i protagonisti e innamorati Ben e Lucy, che culmina in una proposta di matrimonio.
Il nuovo allestimento di Fondazione Arena, in scena dal 28 novembre con la direzione d’orchestra di Francesco Lanzillotta, sarà firmato dalla regista Federica Zagatti Wolf-Ferrari, mentre le luci saranno realizzate da Paolo Mazzon.
1 – 2 ottobre: Suggestioni Francesi
Il primo appuntamento autunnale al Filarmonico porta alla guida dei complessi artistici areniani Giuliano Carella, milanese di nascita, ma veronese d’adozione, che ha raccolto l’eredità di Claudio Scimone come nuovo Direttore Principale dei Solisti Veneti.
Dopo Prélude a l'après-midi d'un faune, L 87 di Debussy, viene proposto il raro Poème di Chausson, che vedrà impegnato nel dialogo con l’Orchestra il primo violino Peter Szanto, cui segue dal Requiem per soli, coro, orchestra e organo op. 48, in cui Fauré libera il genere del Requiem dalla forza melodrammatica, per restituirgli una linearità salmodiante di voci e strumenti. La sacralità della tradizione, anche nei momenti più tragici, si veste di intonazione mistica fino a dare alla morte il senso di liberazione e il trascendimento del vissuto terreno.
15 – 16 ottobre: Giovanni Sollima: eclettico violoncello
Per l’undicesimo appuntamento della Stagione Sinfonica è protagonista il poliedrico Giovanni Sollima, che si esibirà nella triplice veste di compositore (Hell I e Terra con variazioni per violoncello e orchestra), virtuoso violoncellista nel Concerto n. 2 in re maggiore per violoncello e orchestra op. 101 di Haydn, e infine in qualità di direttore della Sinfonia n. 1 in do maggiore op. 21 di Beethoven, fondamentale anello di congiunzione con la cultura sinfonica settecentesca – soprattutto di Haydn.
5 – 6 novembre: Virtuosismo e impulsività
Per il dodicesimo concerto prorompe l’Ottocento tardoromantico dei massimi compositori del cuore dell’Europa orientale con capolavori di sinfonismo monumentale e virtuosismo brillante. Il maestro veneziano Francesco Ommassini guida l’Orchestra areniana nella trascinante Sinfonia n. 8 in Sol di Dvořák e nel primo Concerto per pianoforte e orchestra di Chopin, con il trionfale ritorno a Verona della giovane Leonora Armellini, giovanissima gloria e prima Italiana premiata al più ambito e importante Concorso pianistico internazionale, lo Chopin di Varsavia.
12 – 13 novembre: Imponenza e suggestioni
Con il 13° concerto ci si immerge nuovamente nel romanticismo tedesco di Beethoven e Mendelssohn, accostando la robustezza e la monumentalità del Concerto n. 5 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 73 "Imperatore" di Beethoven alla sfera di ricordi e suggestioni della Sinfonia n. 3 in la minore op. 56 “Scozzese” di Mendelssohn.
Torna a dirigere l’Orchestra areniana sul podio del Filarmonico Gianna Fratta, mentre il celeberrimo veronese Michele Campanella si esibirà al pianoforte.
17 – 18 dicembre – Finezze corali
Per l’ultimo appuntamento della Stagione un grande concerto corale al Teatro Filarmonico, che torna ad affiancare l’orchestra di Fondazione Arena.
Per il 14° concerto sinfonico, il 17 e il 18 dicembre, torniamo con una pagina importante del repertorio di Händel.
È possibile acquistare il proprio biglietto per gli spettacoli secondo le tariffe 2020, sia online che presso la Biglietteria centrale di via Dietro Anfiteatro. Nei giorni di spettacolo è inoltre attiva la Biglietteria di via Mutilati a partire da due ore prima dell’inizio del concerto.
Per maggiori informazioni sugli spettacoli, visita la pagina dedicata sul nostro sito
Per l’accesso agli spettacoli della Stagione Artistica 2021 al Teatro Filarmonico, sono applicate le disposizioni sanitarie di legge in materia di prevenzione CoVid19, tra cui l’EU-digital CoVid certificate (“Green pass” o altri certificati previsti dalla legge) e l’uso della mascherina chirurgica per tutta la durata della permanenza in Teatro.
Per ulteriori informazioni consigliamo di consultare il regolamento completo qui
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