Stefano Poda firma regia, scene e costumi di "Aida"
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Arena di Verona
1, 7, 20 luglio ore 21.00
4 agosto ore 20.45
di Giuseppe Verdi
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«La mia migliore opera!». Così Giuseppe Verdi definiva Rigoletto, dopo aver sfidato la censura e conquistato il pubblico di mezza Europa, compreso Victor Hugo, autore dello scandaloso dramma Le Roi s’amuse tradotto in musica da Verdi con i versi del fidato Piave.
Per un capolavoro del teatro musicale di tutti i tempi, mai uscito dal repertorio dalla prima veneziana del 1851, Fondazione Arena guarda ad un uomo di teatro (e del cinema italiano) di oggi, chiamando alla regia Antonio Albanese, pluripremiato attore e regista che ha già firmato messinscene d’opera, fra gli altri, al Teatro alla Scala di Milano, al Lirico di Cagliari, al Petruzzelli di Bari e al Filarmonico di Verona: Rigoletto sarà il suo debutto su grande scala nel millenario anfiteatro veronese.
Antonio Albanese - © Clarissa Lapolla
Con lui, il team creativo del nuovo allestimento è composto da esperti apprezzati in tutto il mondo: Juan Guillermo Nova alle scene e Paolo Mazzon alle luci. Rigoletto è il settimo titolo più rappresentato nella storia del Festival, con 102 recite distribuite in dieci allestimenti diversi lungo sedici estati fino al 2017, tutti di impronta storicizzante e tradizionale. Questa produzione giunge a vent’anni esatti dall’ultima, che ricostruiva i bozzetti del 1928: è inoltre la prima occasione, dal 2011, in cui l’Arena di Verona propone un secondo nuovo allestimento nello stesso Festival.
Sull’immenso palcoscenico areniano, la vicenda di Rigoletto sarà raccontata in una forma nuova, verace e affascinante, che ne sottolineerà la forza drammatica di situazioni e rapporti fra personaggi, immutata anche rendendo gli uomini in scena più vicini al sentire contemporaneo: infatti la storia si collocherà nel Polesine degli anni ’50, parte di quella pianura rurale in cui Verdi nacque e scelse di vivere, diventata poi luogo d’elezione del grande cinema italiano, da Fellini a Pupi Avati. Tutta la produzione sarà un omaggio al cinema neorealista del Dopoguerra, stagione in cui convivono ferite profonde e voglia di rinascita. Non cambia il rapporto di potere fra il Duca – qui un grande proprietario terriero, ammirato temuto e invidiato dalla sua gente – e il suo sottoposto Rigoletto, faccendiere prescelto per arguzia tra i molti mezzadri, contadini e umili di cui il padrone dispone (e abusa). Le notti buie in campagna diventano teatro silenzioso di incontri segreti, amori, misteriosi affari e oscuri delitti, come da libretto.
«È un vero onore per me occuparmi del buffone di corte più drammatico – dichiara il regista Antonio Albanese. – Considero Rigoletto un'opera impetuosa capace di esaltare passione e amore, vendetta e potere. Animare e incastonare questo capolavoro all'interno dell'Arena di Verona, per di più per i cento anni di questo spazio unico al mondo, mi rende felice. Cercherò di esaltare questa storia struggente, impegnandomi con autentica devozione e passione, promettendomi e promettendo di non impossessarmi dell'opera.»
Le quattro rappresentazioni dal 1° luglio al 4° agosto schierano in scena un cast di stelle, a cominciare dal protagonista, in cui si alternano alcuni fra i baritoni più richiesti di oggi: Roman Burdenko, Ludovic Tézier, Luca Salsi - nessuno dei quali ha mai affrontato questo ruolo a Verona - e Amartuvshin Enkhbat, che proprio in Rigoletto esordì in Arena nel 2017. L’amatissima figlia Gilda è impersonata da due specialiste quali il soprano armeno Nina Minasyan - già applaudita Violetta - e la statunitense Nadine Sierra, che il 4 agosto farà il suo debutto scenico areniano dopo una presenza in concerto nove anni fa.
Le sorprese non mancano nemmeno sul fronte tenorile: l’azero Yusif Eyvazov, storico amico dell’Arena, che ha scelto anche per cimenti impegnativi in nuovi personaggi, interpreta per la prima volta il Duca nelle recite dell’1 e del 7 luglio; oltre a lui per una data ciascuno faranno il loro atteso debutto in Anfiteatro due diversi e prestigiosi Duchi quali Juan Diego Flórez e Piotr Beczała. Non da meno sono i ruoli di Sparafucile e Maddalena, fratelli in (mal)affare: esordio areniano per il basso Gianluca Buratto e conferma per il giovane mezzosoprano Valeria Girardello. Nei ruoli di fianco si riuniscono esperti e giovani talentuosi: Agostina Smimmero (Giovanna), Gianfranco Montresor (Monterone), Nicolò Ceriani (Marullo), Riccardo Rados (Borsa), Matteo Ferrara e Francesca Maionchi (Conti di Ceprano), Giorgi Manoshvili (usciere), Elisabetta Zizzo (paggio). A dirigere il cast internazionale, nonché l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona e il suo Coro maschile preparato da Ulisse Trabacchin sarà il maestro Marco Armiliato, già Direttore Musicale dello scorso Festival.
«Abbiamo scelto una narrazione di Rigoletto che fosse allo stesso tempo vicina e lontana, chiara ma intrigante, – spiega Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Arena di Verona – un passato recente vagamente familiare. Verdi utilizzava Hugo, Shakespeare, Schiller e Dumas per parlare al pubblico del suo tempo: mentre scriveva, la sua quotidianità si infiltrava nei soggetti più romantici e nei personaggi più archetipici per dar loro una vita nuova, “inventando un vero” più potente di qualsiasi imitazione. La felice trovata de “La donna è mobile” ne è un esempio: una melodia che si incide subito nella mente – si racconta che Verdi chiese il massimo riserbo per non farla uscire dalle prove neanche canticchiata – e la canta un potente all’osteria, il personaggio più nobile della locandina che si mescola agli umili per i propri scopi. E il protagonista, il personaggio più profondo e complesso, è anche il più emarginato socialmente: un antieroe modernissimo».
«Questo Rigoletto fa parte di un’offerta artistica ampia e diversificata; – conclude Stefano Trespidi, Vice Direttore Artistico di Fondazione Arena – da un lato abbiamo sei allestimenti che sono altrettanti grandi classici, una vera e propria antologia di visioni e modi di intendere l’opera in Arena negli ultimi trent’anni, con capolavori di maestri quali de Bosio, Zeffirelli, de Ana; dall’altro, non in antitesi ma a completamento della stessa offerta, la freschezza delle nuove produzioni di Aida e Rigoletto vuole offrire sguardi alternativi e incuriosire un pubblico più ampio possibile: l’Arena, come l’Opera, è di tutti e per tutti».
Rigoletto è solo uno dei titoli che compongono il ricco e atteso cartellone del Festival areniano, appuntamento che ogni anno richiama centinaia di migliaia di spettatori da ogni parte del mondo, risorsa per la città e per il territorio, giunto quest’anno alla sua edizione numero 100. Il programma rappresenta uno sforzo artistico e produttivo senza precedenti: il 100° Festival 2023 conta 49 imperdibili serate dal 16 giugno al 9 settembre in cui si alterneranno nella stessa stagione ben 8 titoli d’opera e 5 serate di gala con Roberto Bolle, Juan Diego Flórez, Plácido Domingo, Jonas Kaufmann, l’Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala diretti da Riccardo Chailly.
© Foto Ennevi
Il 100° Arena di Verona Opera Festival 2023 è patrocinato congiuntamente dal Ministero della Cultura e dalla Regione del Veneto.
Fondazione Arena di Verona desidera esprimere profonda gratitudine a tutti i partner e gli sponsor del Festival: tra i maggiori, il primo ringraziamento va a UniCredit, Calzedonia, Pastificio Giovanni Rana, Volkswagen Group Italia, DB BAHN, RTL 102.5, quindi agli Official sponsor Veronafiere, Air Dolomiti, A4 Holding, Casa Sartori, SABA Italia, SDG Group e Vicenzi e al Cultural Partner Palazzo Maffei. Un ringraziamento doveroso va naturalmente anche a imprese, privati, ordini professionali che compongono la schiera della Membership 67 Colonne per l’Arena di Verona, giunta quest’anno alla sua terza edizione.
INFORMAZIONI
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Punti di prevendita TicketOne
1, 7, 20 luglio ore 21.00
4 agosto ore 20.45
di Giuseppe Verdi
Melodramma in tre atti.
Libretto di Francesco Maria Piave
NUOVA PRODUZIONE
Regia | Antonio Albanese * |
Scene | Juan Guillermo Nova * |
Luci | Paolo Mazzon |
Direttore | Marco Armiliato |
Il Duca di Mantova | Yusif Eyvazov 1, 7/7 Juan Diego Flórez 20/7 * Piotr Beczała 4/8 * |
Rigoletto | Roman Burdenko 1/7 Ludovic Tézier 7/7 Luca Salsi 20/7 Amartuvshin Enkhbat 4/8 |
Gilda | Gilda Nina Minasyan 1, 7, 20/7 Nadine Sierra 4/8 |
Sparafucile | Gianluca Buratto * |
Maddalena | Valeria Girardello |
Giovanna | Agostina Smimmero |
Il Conte di Monterone | Gianfranco Montresor |
Marullo | Nicolò Ceriani |
Matteo Borsa | Riccardo Rados |
Il Conte di Ceprano | Matteo Ferrara * |
La Contessa di Ceprano | Francesca Maionchi |
Un Usciere di Corte | Giorgi Manoshvili |
Un Paggio della Duchessa | Elisabetta Zizzo |
* debutto all’Arena di Verona |
Orchestra, Coro e Tecnici
della Fondazione Arena di Verona
Maestro del Coro Ulisse Trabacchin
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dal 16 giugno al 9 settembre
Aida
di Giuseppe Verdi | Regia Stefano Poda | NUOVA PRODUZIONE
16, 17, 25, 29 giugno ore 21.15 | 9, 16, 21, 30 luglio ore 21.00
2, 18, 23 agosto ore 20.45 | 3, 8 settembre ore 20.45
Carmen
di Georges Bizet | Regia Franco Zeffirelli
23 giugno ore 21.15 | 6 luglio ore 21.00
11, 24 agosto ore 20.45 | 6 settembre ore 20.45
Il Barbiere di Siviglia
di Gioachino Rossini | Regia Hugo de Ana
24, 30 giugno ore 21.15 | 13, 22 luglio ore 21.00
Rigoletto
di Giuseppe Verdi | Regia Antonio Albanese | NUOVA PRODUZIONE
1, 7, 20 luglio ore 21.00 | 4 agosto ore 20.45
La Traviata
di Giuseppe Verdi | Regia Franco Zeffirelli
8, 14, 27 luglio ore 21.00 | 19, 26 agosto ore 20.45 | 9 settembre ore 20.45
Nabucco
di Giuseppe Verdi | Regia Gianfranco de Bosio
15, 28 luglio ore 21.00 | 3, 17 agosto ore 20.45
Roberto Bolle and Friends
19 luglio ore 21.15
Juan Diego Flórez in Opera-Arena 100
23 luglio ore 21.00
Tosca
di Giacomo Puccini | Regia Hugo de Ana
29 luglio ore 21.00 | 5, 10 agosto ore 20.45 | 1 settembre ore 20.45
Plácido Domingo in Opera-Arena 100
6 agosto ore 21.00
Madama Butterfly
di Giacomo Puccini | Regia Franco Zeffirelli
12, 25 agosto ore 20.45 | 2, 7 settembre ore 20.45
Jonas Kaufmann in Opera-Arena 100
20 agosto ore 21.00
Teatro alla Scala in Arena di Verona
31 agosto ore 21.00
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