Stefano Poda firma regia, scene e costumi di "Aida"
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Arena di Verona
Fondazione Arena di Verona annuncia per il 2023 un Festival straordinario, per celebrare la centesima Stagione d’Opera in Arena, presentando al pubblico internazionale i titoli che nello storico anfiteatro hanno avuto più successo e repliche nel corso delle 100 edizioni che la separano dalla sua nascita nel 1913, per un totale di 50 irripetibili serate in meno di tre mesi:
16, 17, 25, 29 giugno ore 21.15
9, 16, 21, 30 luglio ore 21.00
2, 13, 18, 23 agosto ore 20.45
3, 8 settembre ore 20.45
23 giugno ore 21.15
6 luglio ore 21.00
11, 24 agosto ore 20.45
6 settembre ore 20.45
24, 30 giugno ore 21.15
13, 22 luglio ore 21.00
1, 7, 20 luglio ore 21.00
4 agosto ore 20.45
8, 14, 27 luglio ore 21.00
19, 26 agosto ore 20.45
9 settembre ore 20.45
15, 28 luglio ore 21.00
3, 17 agosto ore 20.45
29 luglio ore 21.00
5, 10 agosto ore 20.45
1 settembre ore 20.45
12, 25 agosto ore 20.45
2, 7 settembre ore 20.45
la danza senza confini di Roberto Bolle
19 luglio ore 21.15
il grande debutto areniano di Juan Diego Flórez
23 luglio ore 21.00
l’evento speciale dedicato a Plácido Domingo
6 agosto ore 21.00
l’attesissimo ritorno a Verona di Jonas Kaufmann
20 agosto ore 21.00
Per la prima volta, un concerto sinfonico di Orchestra e Coro del Teatro alla Scala
31 agosto ore 21.00
Inoltre, il tradizionale fine settimana inaugurale 16-17 giugno diventerà un vero e proprio happening non-stop lungo 28 ore per festeggiare lo spettacolo più seducente, affascinante, eclettico e longevo mai creato dall’ingegno umano: l’Opera Lirica. Le prime due serate del Festival 2023 sono già in vendita dalle 12 di domani 15 giugno.
Per quanto l’Arena di Verona non abbia mai rinunciato nel corso della sua storia millenaria alla vocazione di luogo di spettacolo, dalle naumachie dell’antica Roma alle giostre medievali fino al Rossini del primo ‘800, nel 1913 diventa la vera casa della grande Opera all’aperto, con un’Aida epitome del gusto Art Nouveau che, ricostruita dai bozzetti originali, è ancora oggi spettacolo amatissimo dal pubblico.
Fedele al proprio mandato storico di divulgatrice democratica della cultura musicale europea, da sempre casa popolare, accessibile e universale per il teatro musicale, ma anche luogo del cuore di star del Belcanto, teste coronate, attori hollywoodiani e spettatori da tutto il mondo, l’Arena di Verona è da sempre uno dei più potenti luoghi di inclusività dell’arte.
La stagione numero 100 dell’Opera in Arena arriva a centodieci anni dal primo Festival in un conteggio interrotto dalle due guerre mondiali e dalla più recente pandemia: il Festival presenterà dunque il via con un’attesissima nuova produzione di Aida, titolo simbolo dell’anfiteatro, quindi riprenderà altri 7 titoli fra i più amati, negli storici allestimenti che, con la loro potente grandeur e l’ingegnosità necessaria ad affrontare un palcoscenico così immenso, sono diventati pietre miliari del gusto teatrale nel mondo.
Oltre all’opera regina dell’Arena, i sette titoli sono Nabucco, Rigoletto e La Traviata di Verdi, Carmen di Bizet, Tosca e Madama Butterfly di Puccini e Il Barbiere di Siviglia di Rossini. Uno sforzo produttivo colossale e inedito per i complessi artistici, tecnici e amministrativi areniani, impegnati nella stessa stagione a portare in scena gli allestimenti firmati da veri maestri del genere come Franco Zeffirelli e Hugo de Ana, e un omaggio alla grande storia areniana rappresentata da Gianfranco de Bosio.
I massimi interpreti di oggi saliranno sullo stesso palcoscenico che dal 1913 ha ospitato nel corso dei decenni da Zenatello a Grigolo, passando per Gigli, Schipa, Pertile, Lauri-Volpi, Lugo, Bergonzi, Corelli, Tucker, Del Monaco, Pavarotti, Carreras, Aragall, Giacomini, Licitra, Meli, Alagna, Sartori, Kunde, Kaufmann, Eyvazov, Karahan, Domingo, Gobbi, Bastianini, Protti, Cappuccilli, Bruson, Zancanaro, Hvorostosvskij, Alvarez, Nucci, Gazale, Enkhbat, De Angelis, Pinza, Pasero, Rossi-Lemeni, Ghiuselev, Giaiotti, Raimondi, Ramey, Furlanetto, Schrott, Pertusi, senza dimenticare Maria Callas, che qui ha fatto il suo debutto internazionale, e artiste come Cigna, Caniglia, Dal Monte, Zeani, Stella, Cerquetti, Tebaldi, Gencer, Caballé, Price, Olivero, Kabaivanska, Chiara, Guleghina, Ricciarelli, Dimitrova, Gheorghiu, Dyka, Oropesa, Kurzak, Dessì, Hernández, Radvanosky, Netrebko, Yoncheva, He, Buratto, Siri, Stignani, Barbieri, Nicolai, Simionato, Cossotto, Obraztsova, Verrett, Garanča, Rachvelishvili, solo per citarne alcune.
Quattro grandi spettacoli speciali verranno appositamente disegnati per quattro stelle di prima grandezza: ai grandi amici di sempre Plácido Domingo e Roberto Bolle, infatti, si aggiungeranno il ritorno di Jonas Kaufmann all’Arena dopo la serata-evento del 2020 e il debutto sul palcoscenico areniano di Juan Diego Flórez, entrambi protagonisti di due diversi gala in forma scenica. Mentre l’appuntamento lirico-sinfonico vedrà protagonisti l’Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala di Milano, per la prima volta in Arena per unire così in un’unica data speciale due simboli della cultura musicale italiana nel mondo.
Il fine settimana dell’inaugurazione, appuntamento tradizionale dell’Arena di Verona, si trasformerà per l’occasione in una vera festa non-stop, rafforzando quello spirito di partecipazione collettiva che è da sempre uno dei punti di forza del Festival: il pubblico areniano, che in questo luogo unico diventa parte dello spettacolo anche grazie alle iconiche candeline, sarà reso ancora più partecipe del rito collettivo dell’opera attraverso due notti bianche in musica che termineranno solo dopo l’alba.
Inoltre, a partire dall’autunno 2022, Fondazione Arena di Verona offrirà un assaggio di Festival nelle principali capitali europee per un countdown internazionale, internazionale come da sempre lo sono i protagonisti del Festival a partire proprio dalla scenografia più bella del mondo: il pubblico areniano.
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