Stefano Poda firma regia, scene e costumi di "Aida"
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Arena di Verona
La stella Anna Netrebko annuncia il suo debutto italiano come Abigaille, ferina protagonista femminile di Nabucco, per due date all’Arena di Verona. E con il tenore azero Yusif Eyvazov, compagno d’arte e di vita, rinnova il legame unico con l’Opera Festival veronese inaugurando le prime tre irripetibili recite di Turandot nell’allestimento da sogno di Franco Zeffirelli con la data straordinaria del 4 agosto.
Yusif Eyvazov è da tempo tra i beniamini del pubblico areniano, già protagonista di importanti produzioni come Cavalleria rusticana, Pagliacci, Aida. Al suo fianco nel 2019, in una indimenticabile edizione de Il Trovatore immortalata in dvd e trasmessa su diverse televisioni d’Europa, ha fatto il suo debutto il massimo soprano russo Anna Netrebko, con cui costituisce una coppia richiesta in tutto il mondo, amatissima dagli spettatori e premiata dalla critica di ogni nazionalità. Netrebko ed Eyvazov sono rimasti vicini all’Arena e al suo pubblico anche nei momenti di maggiore incertezza dell’ultimo anno e mezzo, confermando il proprio gala nell’estate 2020, accanto a Ekaterina Semenchuk e Ambrogio Maestri con la direzione di Marco Armiliato, e le rappresentazioni di Turandot nel Festival 2021 con Ruth Iniesta e Jader Bignamini nello spettacolo realizzato dai creativi e tecnici areniani con imponenti ledwall e scenografie digitali (curate da D-wok) sul materiale custodito nel Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma.
Il 99° Arena di Verona Opera Festival 2021 li vedrà quindi tornare in due produzioni diverse. Il primo appuntamento è per le rappresentazioni di Nabucco di giovedì 7 e domenica 10 luglio: si tratta dell’atteso debutto italiano di Anna Netrebko in quello che è considerato il ruolo sopranile più impegnativo di tutta la produzione di Verdi, Abigaille, parte titanica creata dalla compagnia di vita del compositore, Giuseppina Strepponi, che unisce inauditi virtuosismi ferini all’eleganza del Belcanto nell’originale figura di colei che è la villain dell’opera. Netrebko è attesa nel debutto assoluto del ruolo alla Royal Opera House di Londra il prossimo gennaio e nel corso del 2022 la alternerà all’altra grande dark lady verdiana, la Lady Macbeth con cui, dopo la prima scaligera, tornerà sui palcoscenici di Zurigo e Monaco. L’imponente allestimento, ideale per l’epico dramma corale di Verdi, è quello immaginato dal regista Arnaud Bernard con le scene di Alessandro Camera, ispirandosi al Risorgimento italiano in cui fu composta l’opera e al capolavoro cinematografico Senso di Luchino Visconti (altre recite a luglio 1, 23, 29, il 18 agosto e il 3 settembre).
Al già annunciato programma del Festival 2022, si aggiunge una nuova eccezionale data: giovedì 4 agosto va in scena la prima rappresentazione di Turandot, l’estrema creazione di Giacomo Puccini, incompiuta per la scomparsa del genio toscano, completata da Alfano e battezzata da Toscanini. All’Arena di Verona è tra i titoli più amati e rappresentati di sempre, grazie alla musica immortale e all’impatto delle sue scene di massa, spettacolari e fiabesche come vuole il libretto che la colloca nella “Cina al tempo delle favole”. Lo spettacolo perfetto è quello di Franco Zeffirelli con gli sfarzosi costumi del premio Oscar Emi Wada e vedrà per tre serate (dopo il 4, anche domenica 7 e mercoledì 10 agosto) Yusif Eyvazov nei panni del Principe Ignoto che sfida Turandot, la principessa di gelo interpretata da Anna Netrebko (ulteriori rappresentazioni 13, 19, 26 agosto e il 2 settembre): la critica ha già salutato le prime recite della coppia in Turandot come il miglior assortimento possibile nei rispettivi ruoli in qualsiasi teatro di oggi e degli ultimi anni, mentre il pubblico ha interrotto più volte le serate con applausi a scena aperta, acclamazioni e richieste di bis. Netrebko ed Eyvazov, noti ormai come coppia d’oro della lirica, confermano con questa partecipazione straordinaria il proprio legame, artistico e personale, con l’Arena di Verona, le sue maestranze, il suo pubblico, la sua città.
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