Stefano Poda firma regia, scene e costumi di "Aida"
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Arena di Verona
Fondazione Arena di Verona va in Oman. Il 20 gennaio 2022 il Royal Opera House inaugurerà la stagione del suo decimo anniversario con la prima mondiale del Rigoletto di Giuseppe Verdi: una nuova produzione della Royal Opera House Muscat, in coproduzione con Fondazione Arena di Verona e con il Lithuanian National Opera and Ballet Theatre.
In collaborazione con Rai Cultura e Raicom, la produzione andrà in onda il 28 gennaio su Rai 5 in prima serata e vedrà la successiva commercializzazione internazionale da parte di Raicom.
La firma è quella, inconfondibile, di Franco Zeffirelli. Questa nuova produzione rappresenta il frutto di un pensiero portato avanti dal Maestro nell'arco di molti anni: un progetto iniziato, poi interrotto e ripreso poco prima della sua scomparsa per arrivare ad un definitivo compimento grazie alla volontà del Consiglio di Amministrazione della Royal Opera House Muscat e del suo Direttore Generale e Artistico Umberto Fanni.
Una scelta non casuale, quella del Maestro Zeffirelli: l'inaugurazione della Royal Opera House, nel 2011, era stata affidata alla Turandot firmata dal Maestro, che in quell'occasione ricevette da Sua Maestà Sultan Qaboos bin Said Al Said “The Order of Oman, First Class” (la più alta onorificenza del Sultanato, in riconoscimento del suo eccezionale contributo al lancio del nuovo teatro).
Per questa speciale occasione, la produzione vedrà̀ la straordinaria partecipazione di Leo Nucci nel ruolo di Rigoletto. Tra gli interpreti principali si menzionano inoltre: Dmitry Korchak nel ruolo del Duca di Mantova, la giovane e talentuosa Giuliana Gianfaldoni nel ruolo di Gilda, Riccardo Zanellato nel ruolo di Sparafucile e Yulia Mazurova nel ruolo di Maddalena.
L’opera sarà diretta dalla prestigiosa bacchetta di Jan Latham-Koenig con la partecipazione dell’Orchestra e Coro della Fondazione Arena di Verona.
Il team artistico scelto dal Maestro Zeffirelli è formato da: Stefano Trespidi, regista collaboratore, Carlo Centolavigna, scenografo collaboratore, e dal pluripremiato costumista Maurizio Millenotti.
Una nota di orgoglio e vanto per la Royal Opera House Muscat è rappresentata, inoltre, dalla partecipazione di un gruppo di coristi del Muscat Opera Choir Group, che integreranno l’organico degli artisti del Coro della Fondazione Arena di Verona; il maestro del Coro dell’Arena, Vito Lombardi, ha selezionato per l’occasione un gruppo di coristi locali al fine di prepararli al meglio alla vocalità del melodramma italiano.
Un aspetto importante legato a questa produzione di Rigoletto è l’originalità delle sue varie componenti con una partecipazione “corale” di musicisti, cantanti, tecnici e professionisti del settore provenienti da tutto il mondo, ma conservando allo stesso tempo una forte identità italiana. L’esecuzione musicale sarà arricchita dalla presenza dell’Ensemble d’Archi del celebre complesso de “I Solisti Veneti”, il quale eseguirà le danze del Perigordino, affidate alla compagnia Il Leoncello – Scuola e Gruppo di Danza Storica diretto da Alessandro Pontremoli.
Nel rispetto della grande tradizione dell’arte italiana, che ci appartiene e che ha sempre distinto i lavori di Franco Zeffirelli, le scene sono state costruite presso i laboratori di Fondazione Arena di Verona e Tecnoscena di Tivoli per la parte in vetroresina, cifra immancabile dell’estetica zeffirelliana.
I costumi sono stati invece realizzati presso la Sartoria Farani di Roma e rappresentano uno dei momenti più alti dell’artigianato italiano, quel cosiddetto “Made in Italy” che valorizza sempre i dettagli, con altissima qualità e coerenza nei cromatismi e nel pieno rispetto della ricostruzione storica.
Il lancio della stagione comprenderà anche un'emozionante mostra sulla vita e il lavoro del leggendario regista teatrale, che sarà allestita alla Royal Opera House of Musical Arts (il secondo teatro del polo culturale omanita) dal 16 gennaio al 20 marzo 2022. Attraverso manufatti, immagini e video progettati appositamente per la Royal Opera House Muscat, molti dei quali esposti per la prima volta, la mostra è un tour de force artistico della visione di Zeffirelli per la grande opera.
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